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Con i suoi 192.000 ettari, diviso tra la Basilicata e la Calabria, il Parco Nazionale del Pollino è il più esteso d’Italia.
Considerato uno dei massicci più belli e caratterizzanti dell’Appennino Lucano, la sua denominazione deriva dalla vetta del massiccio del Pollino, il “Mons Apollineum”, che gli Achei definirono “monte di Apollo”, individuandolo un po’ nell’Olimpo, per la sua imponenza tale da toccare quasi il cielo.
Come negli altri parchi d'Italia, la principale attività all'interno del Pollino è costituita dalle passeggiate lungo i sentieri; lungo itinerari e percorsi accattivanti ci si inoltra in fitti boschi di faggio e cerri, come “bosco Magnano” situato nei pressi di San Severino Lucano, ma anche di abeti e castagni e altipiani erbosi, fino ad “incontrare” sinuosi, fieri e secolari, i Pini Loricati, simbolo del parco, visibili soprattutto sulla cima di Serra di Crispo, denominata il “Giardino degli Dei” proprio perché considerata uno dei santuari di questa rara specie arborea dal tronco contorto.
Tra queste distese si aggirano esemplari di lupo appenninico, cinghiali e caprioli, scoiattoli, istrici e lontre, ma anche picchi e gufi reali. Tra le vette più alte dell’intero arco appenninico meridionale, sorvolate da aquile reali, falchi pellegrini e gheppi, senz’altro va menzionata Serra Dolcedorme, “tetto” del parco.
Corsi d’acqua, come i torrenti Frido e Peschiera che interessano proprio il territorio di San Severino Lucano, e affioramenti rocciosi, profonde faglie e inquietanti voragini attraversano il Parco del Pollino, “popolato” anche da fossili risalenti a decine di migliaia di anni fa, come lo scheletro di un “Elephans antiquus italicus”, alto quattro metri e vissuto circa settecentomila anni fa, rinvenuto nelle Valli del Mercure e attualmente custodito nel Museo Naturalistico e Paleontologico di Rotonda, sede del Parco.
Natura, sport e cultura si coniugano in questa straordinaria area verde della Basilicata e Calabria, scrigno non solo di bellezze ambientali ma anche di musei in cui aleggiano antiche memorie, storia e tradizioni della civiltà contadina e delle comunità arbëreshë.
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Il Parco Nazionale del Pollino si estende su 192.565,00 ettari di terreno ed è posto a cavallo tra due regioni, la Basilicata, detta anche Lucania, e la Calabria. Inoltre spazia dal mar Tirreno allo Jonio, da Cozzo del Pellegrino a Serra Dolcedorme, dai Piani di Campolongo, di Novacco, e di Lanzo, ai Piani del Pollino, dai fiumi Argentino e Abatemarco, alle gole del Lao e del Raganello, ai torrenti Peschiera e Frido. L'intera zona del Pollino è formata dai Massicci del Pollino e dell'Orsomarso. La catena montuosa che fa parte dell'Appennino meridionale a confine con la Basilicata e la Calabria vanta le vette più alte del Sud Italia le quali rimangono innevate per un lungo periodo che inizia a partire dal mese di novembre e finisce nel mese di maggio con lo sciogliersi della prima neve. L'altezza delle sue vette arriva a quota 2.200 mt slm. L'area naturale è composta di rocce dolomitiche, di bastioni calcarei, di pareti di faglia di origine tettonica, di dirupi, di gole molto profonde, di grotte carsiche, di timpe di origine vulcanica, di inghiottitoi, di pianori, di prati, di pascoli posti ad alta quota, di accumuli morenici, di circhi glaciali e di massi erratici.
Civita è uno dei borghi medievali meglio conservati all'interno della Calabria, caratterizzato da una struttura urbana costituita da stradine e ampi spazi intersecanti. Questa struttura - presente nei tre quartieri principali, Sant'Antonio (il più antico), Piazza e Magazzeno - è chiamata "gjitonia" in albanese, traducibile in quartiere.
Morano è uno dei centri più caratteristici e suggestivi di Calabria, Città d'Arte della Regione e del Parco Nazionale del Pollino. Il paese sorge su un colle a circa 700 metri di altitudine ed ha come sfondo naturale il versante calabrese del massiccio del Pollino (m.2248), le vette del Dolcedorme (m.2267) e della Serra del Prete (m.2186).
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Parlare del Parco Nazionale del Pollino significa parlare soprattutto di trekking. Si tratta del più grande parco nazionale d' Italia e di conseguenza i sentieri e i territori che si possono esplorare sono vasti e variati. Oltre ai trekking tradizionali per i quali c'è la necessitá di fornirsi di robusti scarponi di montagna, molto ricercato è l'escursione delle Gole del Raganello. Si tratta di risalire camminando nell'acqua lungo un ruscello che scorre tra delle pareti rocciose spettacolari.
Per chi ama le passeggiate calme e rilassanti invece il Bosco Magnano con il torrente Peschiera, sono un quadro idilliaco quasi fiabesco nel quale immergersi. Nelle acque del Peschiera è possibile avvistare la lontra.
Anche i paesi del parco possono essere una visita molto interessante. Morano Calabro e Civita sono due stupendi paesini sul versante calabrese del Pollino ma così come Civita molti sono i centri abitati di cultura arbëreshe su entrambi i versanti lucano e calabrese.
Come potrete immaginare l'escursione di una giornata permette appena una scelta tra le varie proposte appena enunciate. La montagna è davvero spettacolare e come avrete capito, sul Pollino si entra davvero in un altro mondo, una montagna davvero unica.
1-5 persone | 4-7 persone | ||||
Prezzo | Acconto | Saldo | Prezzo | Acconto | Saldo |
800 € | 240 € | 560 € | 1120 € | 336 € | 784 € |
Parlare del Parco Nazionale del Pollino significa parlare soprattutto di trekking. Si tratta del più grande parco nazionale d' Italia e di conseguenza i sentieri e i territori che si possono esplorare sono vasti e variati. Oltre ai trekking tradizionali per i quali c'è la necessitá di fornirsi di robusti scarponi di montagna, molto ricercato è l'escursione delle Gole del Raganello. Si tratta di risalire camminando nell'acqua lungo un ruscello che scorre tra delle pareti rocciose spettacolari.
Per chi ama le passeggiate calme e rilassanti invece il Bosco Magnano con il torrente Peschiera, sono un quadro idilliaco quasi fiabesco nel quale immergersi. Nelle acque del Peschiera è possibile avvistare la lontra.
Anche i paesi del parco possono essere una visita molto interessante. Morano Calabro e Civita sono due stupendi paesini sul versante calabrese del Pollino ma così come Civita molti sono i centri abitati di cultura arbëreshe su entrambi i versanti lucano e calabrese.
L'escursione di due giornate permette appena una scelta più ricca tra le varie proposte appena enunciate. La montagna è davvero spettacolare e come avrete capito, sul Pollino si entra davvero in un altro mondo, una montagna davvero unica.
1-3 persone | 4-7 persone | ||||
Prezzo | Acconto | Saldo | Prezzo | Acconto | Saldo |
1280 € | 384 € | 896 € | 1792 € | 538 € | 1254 € |
Parlare del Parco Nazionale del Pollino significa parlare soprattutto di trekking. Si tratta del più grande parco nazionale d' Italia e di conseguenza i sentieri e i territori che si possono esplorare sono vasti e variati. Oltre ai trekking tradizionali per i quali c'è la necessitá di fornirsi di robusti scarponi di montagna, molto ricercato è l'escursione delle Gole del Raganello. Si tratta di risalire camminando nell'acqua lungo un ruscello che scorre tra delle pareti rocciose spettacolari.
Per chi ama le passeggiate calme e rilassanti invece il Bosco Magnano con il torrente Peschiera, sono un quadro idilliaco quasi fiabesco nel quale immergersi. Nelle acque del Peschiera è possibile avvistare la lontra.
Anche i paesi del parco possono essere una visita molto interessante. Morano Calabro e Civita sono due stupendi paesini sul versante calabrese del Pollino ma così come Civita molti sono i centri abitati di cultura arbëreshe su entrambi i versanti lucano e calabrese.
L'escursione di tre giorni permette una visita del Pollino molto più completa delle precedenti. La montagna è davvero spettacolare e come avrete capito, sul Pollino si entra davvero in un altro mondo, una montagna davvero unica.
1-3 persone | 4-7 persone | ||||
Prezzo | Acconto | Saldo | Prezzo | Acconto | Saldo |
1680 € | 504 € | 1176 € | 2352 € | 706 € | 1646 € |